Letteratura, arte, cinema, musica, società. Infinitesimale come quello che so rispetto all'infinito che ancora devo scoprire.
scrivere per vivere vivere per scrivere
La lettura di tutti i buoni libri è come una conversazione con gli uomini migliori dei secoli andati. (René Descartes) ********************************************************************************************** USQUE AD FINEM
Era l’alba. Gli piaceva
scendere in spiaggia a quell’ora. In giro non c’era ancora nessuno perché i
vacanzieri erano andati a dormire da poco.
Il silenzio interrotto
solo dalla voce del mare lo rasserenava.
Girovagando,
aveva oltrepassato il promontorio. In una piccola baia seminascosta l’aveva
trovata.
Ecco qui il mio finale:
La vide immediatamente.
Quasi un corpo estraneo per quello che sapeva essere un posto sconosciuto ai
più. Una donna seduta sul bagnasciuga accanto al vecchio relitto rugginoso
eletto a monumento dall'incuria umana. Una donna nera. Indossava una veste multicolore,
inzuppata d’acqua. La modernità del giubbotto di salvataggio arancione stonava
con quel volto di antica bellezza africana.
La donna piangeva. Un
pianto quasi silenzioso ma non meno disperato. Piangeva come solo una madre può
piangere.
L’uomo rimase quasi stordito, quel pianto lo riportava a qualcosa di
ancestrale, in quel lamento così prolungato, inconsolabile, c’era il dolore
della prima madre, di tutte le madri. Cercò di attirare l’attenzione della
donna, quasi timoroso. Il gesto di appoggiarle la mano sulla spalla fu respinto
da un movimento violento del capo, da un tremito del corpo. L’uomo rimase
imbambolato a guardare la sua mano robusta dalle dita nodose galleggiare nell'aria,
sentì che toccarla era stata quasi una profanazione.
Si
tolse la giacca e delicatamente le avvolse le spalle. Decise che avrebbe
rimandato il momento di chiedere aiuto. Si sedette accanto alla donna, così,
semplicemente. Fissò insieme a lei l’orizzonte, le dita rossastre dell’alba a
disperdere i nembi, il mare sino a poche ore prima in tempesta. Non era
difficile immaginare perché stesse piangendo. Ad un tratto fu silenzio,
soltanto il rumore della risacca e il canto dei gabbiani. L’uomo sentì il proprio
braccio stretto con forza da una mano stranamente calda. Voleva aiutarla, in
fretta, ma aveva deciso di lasciare a lei la decisione di muoversi da lì. Un
nuovo rumore a interrompere la quiete della piccola baia, il respiro profondo
di due esseri umani uniti da qualcosa di vecchio come il mondo, che cambia nome in base alla terra di origine ma che da lo stesso fremito dovunque e in
ogni tempo.
Con questo post
susciterò lo sdegno di molti, l'ilarità di tanti, e perderò più della metà dei
commentatori che carinamente mi vengono a trovare. Vorrò loro bene ugualmente. Dunque, e se giuro che non lo
faccio più? Può bastare a farmi perdonare😃
Ho assistito alle
manifestazioni anti Trump. Sono cose che aprono il cuore, la libertà/dovere di
manifestare contro uno stato di cose che non si ritiene giusto è un atto sacro.
Il dissenso, l'indignazione, sono tutte espressioni di libertà. Nulla da dire,
solidarietà a chi ha la forza, il tempo, il coraggio di esprimere la propria
opinione. Piccola parentesi, QUI trovate il link di una valente autrice e traduttrice (Silvia Pareschi) che in prima persona ha testimoniato con la sua presenza fisica il disgusto nei confronti del nuovo corso. Questo personaggio, il Trumpone, è
pericoloso, oltre che a essere evocativo di ben altri tempi bui e sconfortanti.
È giusto sancire il modo che ha scelto di presentarsi.
Ok, stop.
Adesso fermiamoci e
proviamo a dimenticarci di Trump. Sgraviamoci della naturale avversione nei
confronti di personaggi simili. Siamo sicuri di essere sempre presenti a noi
stessi? Vigili nel condannare e segnalare atti o comportamenti esecrabili? Sempre?
Oppure ci facciamo trascinare dall'onda delle campagne contro Tizio e contro Caio
tralasciando, dimenticando, ignorando le malefatte di chi è riconoscibile e
accettato come "uno de noartri"?
Adesso voglio provare a lanciare un sassetto sul vetro della finestra della stanza dove si riuniscono quelli bravi, quelli che fanno sempre la cosa giusta, i politicamente corretti, e qui arriveranno gli insulti o ancor peggio gli
sberleffi. L'unica cosa che chiedo è di non attribuirmi schieramenti pro o contro qualche personaggio, in questo caso sentitevi pure mandati a prendere da tergo quel certo non so che di consistenza parenchimale 😎 Mi divertirò soltanto ad aggiungere una piccola nota polemica, un banale pour
parler tra amici. Esco per qualche istante dal coro. Non credo ci sia nulla di
male, ogni tanto fa bene. Ed è pure giusto. Siamo tra persone ragionevoli no?
Noto che l'opinione
pubblica in generale è sin troppo reattiva quando si tratta di contrastare un
nemico evidente, appariscente, ben identificato. Quindi non me la prendo con chi nello specifico ha voluto manifestare disgusto per quello che è accaduto, anche a me sono tremati i polsi all'idea di sapere a capo di una delle superpotenze nucleari un personaggio di tal fatta.
Quello che osservo è
il torpore nei confronti di situazioni consolidate, assolutamente negative, che
possono minare coloro che sono considerati dei beniamini o alterare lo stato di
calma relativa. Sì perché se sale al governo un democristiano che però è
diventato segretario del PD non posso mica stare tanto a menarla, sono comunque
di sinistra … quindi … ok, non sarà il massimo però …
E se mi eleggono un
presidente americano democratico dopo quel minchione di Bush? Per di più di origini
afro? Cazzo, e mi nomina pure la Clinton. Aricazzo, la moglie di Bill, il
democraticissimo Bill amico di tutte le fellatrix del mondo. Perbacco, una
donna come Segretario di Stato … non si può che gioire.
Infatti io ho gioito
quando Obama ha vinto le elezioni.
Poi, però …
Come sempre c'è un
però.
Vediamo un po' al
netto degli accadimenti di questo ultimo periodo: otto anni di guerra sotto il
mandato di Obama nei vari teatri bellici del mondo, in primis Iraq e
Afghanistan. Sono un po' tanti per poter affermare che ci lasciamo alle spalle
un periodo di pace per andare incontro a chissà quale devastazione. Ma anche lì
… non l'ha mica iniziata lui la guerra. Però nemmeno l'ha fermata.
Quindi?
Quindi niente,
sorvoliamo, e che stamo a fa le pulci stamo? 😀
Io sono convinto che Trump
sia un emerito imbecille, un pericolosissimo emerito imbecille, ma credo anche
che tutta la genia di radical chic ai vertici dell'informazione, della politica
e della stampa, abbia lasciato correre su troppe cose. Come dire, bisogna
rompere i coglioni, giustamente, al brutto e cattivo, ma le marachelle degli
amichetti... Spero che si sia capito che parlare di Trump è servito soltanto per affrontare ben altro tema. Mi piace parlare di coerenza senza usare toni ieratici, preferisco stuzzicare il toro che dà del cornuto al cervo. Mi sarebbe piaciuto tanto rivolgere una domanda ad alcuni amici: "ma perché, cazzarola, per riconoscere il demonio c'è bisogno che si vesta da diavolo con tanto di forcone ed emanazioni di zolfo? Per smuovervi bisogna farvi un disegnino affinché possiate capire? Sì, perché Trump è pericoloso, ma è un pericoloso che ci mette la faccia, tutto lì. È uno stronzo, lo vedi e lo rifiuti. E il resto? Tutto ciò che è mascherato da democrazia e ci sta fottendo da anni a botte di social, di telegiornali fuffa, di partite di calcio, di distrazioni televisive soporifere? Mentre pezzo per pezzo si sono sgranocchiati il nostro Paese mettendo sul lastrico milioni di famiglie, eliminando diritti conquistati con lacrime e sangue, infami Jobs act e quant'altro, dove erano i girotondi di Morettiana memoria, le adunate oceaniche al Circo Massimo (io c'ero) come quelle antiberlusconiane?". Ribadisco lacrime e sangue, perché c'è chi veramente ha sofferto e lottato per i diritti dei lavoratori, sono i distratti e i lacunosi in termini di memoria che hanno cancellato decenni di storia della nostra Repubblica.
Io penso che la
sinistra, tutta, i democratici tutti, debbano compiere una profondissima riflessione. Credo fermamente
che dietro le bandiere al vento della pace, della libertà e della democrazia ci
sia un miliardo di persone, di lavoratori, di disoccupati, di oppressi, che
hanno potuto soltanto guardare il culo di questi alfieri che portavano insegne
e stendardi. Lo abbiamo visto in Italia con gli accadimenti di questi ultimi
anni, lo abbiamo visto in Francia con l'aumento del disagio sociale nelle banlieue,
per non parlare degli stessi Stati Uniti e dei milioni di nuovi disoccupati.
Vedo ondate di rivolta che si manifestano a targhe alterne. Milioni in piazza
contro Berlusconi (io c'ero), poi, per le stesse porcherie, quattro gatti
contro Renzi; tutti contro Bush per la guerra in Iraq e poi messaggi
contraddittori durante gli otto anni della presidenza Obama, e soprattutto
critiche sottotono in merito al lavoro della Clinton in relazione ai
bombardamenti con i droni e alle operazioni militari oltremare durante i suoi 4
anni di mandato come Segretario di Stato. Vogliamo anche parlare del sostegno
dato ai ribelli islamisti per abbattere Gheddafi? I risultati sono ben visibili, o no? (Vive la France e la sua politica vetero colonialista riproposta sotto forma di egemonia economica nei Paesi africani). Potremmo anche parlare del tempismo incredibile come il fenomeno delle "primavere arabe". Del sostegno in Siria al
Fronte al-Nusra affiliato ad al-Qāʿida e il futuro Stato Islamico? Per cosa? Per
dare contro a un dittatore come Assad (che comunque esercitava il potere già
dal 2000, e sullo stesso stile il suo paparino prima di lui), che aveva commesso l'errore di permettere ai russi di controllare le
forniture di gas all'Europa impedendo agli americani di passare sul suo
territorio sfruttando il progetto dei nuovi impianti che sarebbero dovuti partire
dal Qatar sino alle coste del mediterraneo; l'errore di aver sempre appoggiato
Hamàs e di aver sempre mantenuto una politica anti israeliana. Guai a chi tocca
Israele.
Voglio dire,
sicuramente Trump merita di essere contrastato per gli evidenti scenari che ci
prospetta, dico soltanto che mi piacerebbe vedere lo stesso livore di fronte
alle porcherie fatte dagli amici della parrocchietta.
Non può essere che i
bombardamenti NATO siano giusti e quelli russi no, non può essere che le
riforme di Berlusconi siano sbagliate e diventino improvvisamente giuste se le
propone Renzi, non può essere che la destra italiana sia il nemico da abbattere
e criminalizzare, ma se serve per contrastare i cinque stelle si facciano le
larghe intese (io ho vomitato quel giorno). Non può essere.
Forse è il momento di
non lasciarsi imbambolare dai rintocchi delle varie campane e informarsi bene
su chi detiene il martelletto, ma soprattutto sul perché si diverte a suonare.
Vogliamo dire che
Trump è un pezzo di merda razzista? Bene, diciamolo. È lui che ha vicinanze con
il Ku Klux Klan, mica la zia Peppina. Ma il resto? Tutto il casino, la
recessione economica, le innumerevoli guerre e massacri? Non credo si siano
verificati con intervalli di otto anni e solo durante la presidenza di capi di
Stato sporchi e malvagi. A guardare bene è piovuta merda anche durante
l'esercizio di mandato di cosiddetti democratici e liberali. Come mai in questi
casi c'è stato un calo della giusta e sacrosanta indignazione? Come mai Madonna
non ha offerto pompini gratuiti, come durante la campagna elettorale della
Clinton, a tutti coloro che si sarebbero mossi per andare a urlare a Obama di
smettere con le operazioni militari in Medio Oriente? Come mai le star di
Hollywood in quel caso non si sono fatte sentire? Cavoli, hanno avuto otto anni
per farlo, la gente li ascolta, li segue, avrebbero potuto mettere su un bel
movimento di opinione. Misteri della fede, oppure dello star system. Vai a
sapere.
Io vedo tanta buona
fede in chi manifesta, ma anche tanta ingenuità. Vedo poca buonafede in chi
millanta compassione nei confronti dei poveri e degli oppressi dall'alto degli
attici di New York, di Roma, Milano, Parigi. Chissà come mai i soldi non
conoscono schieramenti politici. Chissà come mai vedo un unico sistema gestito
alternativamente da squadre diverse. Chissà come mai chi si deve alzare tutte
le mattine alle 5 per andare a lavorare ce l'ha sempre nel culo, chissà come
mai chi non ha un lavoro o chi lo perde vede il futuro ugualmente nero a
prescindere da chi sventola la bandiera.
Soltanto domande, ho
voluto pormi soltanto domande.
Ma è proprio vero che
ci sono le squadre dei buoni e quelle dei cattivi?
Che i macrosistemi
economici non esistono e i politici credono veramente in quello che sostengono?
Che sono veramente i politici a detenere il vero potere e che non ci sono
dietro lobbies che semplicemente puntano sul più probabile vincitore?
Va bene. Però non mi
criticate quando dico che io credo in Babbo Natale.
Duro da digerire questo sproloquio che guasta il bel quadretto di attenti critici del mal costume ... altrui, vero? Sono proprio una merda.
Sono anche abbastanza stanco
di seguire l'onda delle emozioni schierandomi dalla parte del più fotogenico o
di quello che la racconta meglio.
Sì, perché c'è anche
da dire che molto spesso i personaggi vengono costruiti a tavolino, si
sottolineano soltanto le cose che non ci piacciono o che ci garbano di più. Si
chiama propaganda. È già accaduto no?
Dai, vi ricordate di
quel tizio che era dalla parte del popolo e faceva arrivare i treni in orario,
amava l'olio di ricino e i manganelli? Oppure di quell'altro che voleva
l'uguaglianza e la dittatura del popolo e poi apriva i gulag e
"purgava" milioni di compatrioti? Di quelle brave persone che
andavano sempre a messa e avevano pure uno scudo crociato come simbolo ma poi
erano amici dei mafiosi? Oppure di quell'altro, meno sanguinario, che ci ha
regalato la Milano da bere e i manager rampanti, intanto se magnava tutto e poi
è inciampato in tangentopoli? E di quegli altri che ce lo hanno dipinto come un
mostro, dopo aver goduto e prosperato con lui, e poi si sono rivelati peggio? 👼 Perché, alla fine, avercelo ancora un personaggio così, almeno era uno statista con i controcoglioni, uno che ha fatto quello che tutti facevano con il difetto di essere critico nei confronti degli Stati Uniti (Sigonella) e dubbioso della piega che l'Italia stava prendendo in previsione dei futuri assetti europei.
Bene, ora abbiamo il
cattivo di turno. Il nuovo presidente degli Stati Uniti, eletto con un sistema
elettorale che va avanti da due secoli. Piaccia o non piaccia. Qualcuno a cui
dare addosso. Un Paese di tuttologi come il nostro non può che gioirne. Dita roventi sui social avranno da passare il tempo e godere sbrodolando 😏 Intanto quelli di prima, gli stessi di prima, continueranno a
gestire le banche, l'informazione, l'economia.
E noi? Ah beh, noi
saremo troppo impegnati con la nostra vibrante protesta per accorgerci che è
tutto uguale, che non è cambiato niente. Perché in fondo scaricare lo sdegno su
un unico bersaglio ci impedisce di ragionare su quanto sarebbe meglio cambiare
il comportamento di noi stessi. Siamo davvero così limpidi, aperti al dialogo,
pronti ad accettare "l'altro da me"? Oppure lo siamo ma solo con chi
ci garba? Non è che molti illuminati democratici sono democratici solo con chi
la pensa come loro? No, perché con tutta la merda che abbiamo dovuto ingoiare
in questi ultimi anni il dubbio viene. Fine della tiritera populista e mugugnona. Colpa della gastrite 😏
«Duttile? Ma che duttile. Frastagliato, inconcludente. Un
piano interrotto da spigoli, anzi da mozziconi, monconi di materia rotta».
«Ma cosa dici. Cerco di essere propositivo, non per
codardia, piuttosto per cogliere il cambiamento. Plasmarlo».
«Non capisco. Non ti capisco. Quanti rapporti hai interrotto?
Mogli, compagne, figli sparpagliati come semi in un campo. Sei un puttaniere!
Non c'è niente di romantico in questo, non sei il personaggio di una canzone di
de Andrè».
«Non giudicarmi».
«Non ti giudico. Osservo».
«Non posso farci niente. È nella mia natura. Questo cazzo di
senso di provvisorietà mi tormenta da sempre. Si ripercuote su tutto».
«Non si vive come se non ci fosse un domani. È un modo come un
altro per giustificare qualunque bastardata».
«Io non sono un bastardo. Forse un po', alle volte».
«No! Non sei un bastardo. Però sei egoista. Egocentrico. Hai
visto e fatto tutto: amore, guerra, lutti, grandi gioie. Ma hai vissuto ogni
cosa come l'attore inondato di luce sul palcoscenico».
«Io ti amo».
«Non te la cavi così. Anche io ti amo».
«Ok. Sono un bastardo».
«Sì!».
«Tutto questo casino perché non ho ritirato la roba stesa?»
«No! È perché ne hai ritirato solo la metà. Il punto è questo».
«Tutto ciò che è intenso è destinato a morire rapidamente».
«Non ci credo, guarda che sei forte eh. E questo che cavolo c'entra?»
«La mediocrità del quotidiano mi devasta. Voglio morire e
risorgere ogni giorno».