scrivere per vivere vivere per scrivere

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La lettura di tutti i buoni libri è come una conversazione con gli uomini migliori dei secoli andati. (René Descartes) ********************************************************************************************** USQUE AD FINEM

domenica 10 settembre 2017

Insieme Raccontiamo 24. Le scogliere di Moher




Appuntamento numero ventiquattro con Insieme raccontiamo

Il gioco di Patricia Moll compie due anni ed è sempre una grande gioia partecipare.
Per ricordare le regole vi rimando QUI, più brevemente, rammento a chi non conosce il meccanismo che Patricia lancia un incipit, e noi proseguiamo il racconto con un finale a tema libero.
Questa volta mi sono lanciato  con un tipo di argomento che mi garba molto ma che difficilmente tratto. Giudicate voi il risultato. Ho preparato tutto oggi in fretta e furia, ultimo giorno utile per giocare con voi. Non potevo mancare.
Mi scuso con tutti gli altri blogger per la mia latitanza, ma come ho spiegato nel post precedente sono giorni pesanti.
Rimedierò e mi farò perdonare.

L'incipit di Patricia:



“Ci son strade che portano ovunque
Ci sono incroci che portan lontano
Ma quando vedrai
un cervo che scappa
un serpente che attacca
e di un uomo le gambe soltanto
saprai che sotto al varco dovrai passare
e il pericolo andare ad incontrare.” 
Ok! Poteva andare bene e incominciò a spedire gli inviti.



 Il mio finale:

I giorni trascorsero lenti. Tempo sospeso.
Attese l'ultima risposta prima di aprire tutte le lettere giunte.
Quando fu il momento lesse. Lesse tutto lasciando al cuore e all'anima il compito di interpretare.
Riprese in mano una delle missive che l'aveva maggiormente colpita:
"Danza laggiù sulla riva,
perché ti dovresti curare del vento o del ruggito delle acque?
Libera i tuoi capelli umidi di salsedine.
Sei troppo giovane per aver conosciuto il trionfo dello sciocco o l'amore perduto non appena conquistato, o la morte del miglior lavoratore mentre tutti i covoni sono ancora da legare.
Perché dunque dovresti temere il mostruoso gridare del vento?"

La donna si alzò. Avvicinandosi alla finestra, scorse subito oltre l'agitarsi del mare, percepì il soffio impetuoso del vento. Il mare scuro si abbatteva sulle scogliere di Moher.
Lei, l'ultima Caileach, l'ultima maga d'Irlanda aveva appena scelto chi avrebbe continuato la missione.
La scelta era caduta su colei che non aveva fornito risposte, sull'unica che immaginava altro e altrove, e che poneva soltanto domande.

La battaglia contro la Primavera poteva ricominciare, la superbia dell'uomo doveva essere mitigata. Un nuovo Inverno sarebbe giunto. Implacabile, a ricordare che la Grande Madre Terra esigeva rispetto.



© 2017 di Massimiliano Riccardi